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Archivio della Famiglia Rosselli |
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LA FAMIGLIA |
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GABRIELE PINCHERLE
Gabriele Pincherle nasce a Venezia il 25 aprile 1851 e muore a Roma il 2 novembre 1928.
Figlio di Giacomo e di Emilia Capon.
Laureato in legge, dopo aver esercitato l'avvocatura per qualche anno, entra nel 1881 come segretario al Ministero di Grazia
e Giustizia, collaborando con Zanardelli alla riforma del codice penale.
Nel 1894 vince il concorso da referendario al Consiglio di Stato e prosegue la carriera raggiungendo nel febbraio del 1913
la carica di presidente di Sezione; alla fine del 1912 è nominato giudice supremo di guerra e marina; il 16 ottobre 1913 è
nominato senatore; l'11 gennaio 1924 è nominato vicepresidente della Commissione centrale per le imposte dirette. Lascia l'ufficio
nel 1924 per limiti d'età con la carica di Presidente onorario del Consiglio di Stato.
Autore del Manuale di diritto penale, UTET, Torino 1888, e, in collaborazione con Domenico Giuriati, de Le voci del diritto
civile italiano spiegate in ordine alfabetico, Roux e Favale, Torino 1882.
Dopo la separazione della sorella Amelia da Joe Rosselli avvenuta nel 1903, riveste il ruolo di capofamiglia e di figura di
riferimento per la sorella e per i nipoti Carlo e Nello.
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